Nell’arco di due settimane sono state ricoverate due bambine a Firenze per un problema causato dallo stesso battere: una non ce l’ha fatta.
Una nuova infezione si sta diffondendo in Italia, un disturbo causato dallo stesso battere che, nel giro di due settimane ha mandato in ospedale due bambine. La prima, di appena due anni, non è riuscita a sopravvivere mentre la seconda, poco più grande e ricoverata in terapia intensiva, sta lottando fra la vita e la morte.
Ciò che le ha colpite è la sindrome emolitico-uremica, meglio conosciuta come Seu. Si tratta di un’infezione, trasmessa dal batterio Escherichia coli (Stec) con cui si viene prevalentemente in contatto per via alimentare. Questo germe contamina i cibi, specialmente la frutta ed i latticini, ma può essere contratto anche stando vicino ad animali ruminanti infetti o entrando in contatto con feci infette.
Quali sono i sintomi?
Entrambe le bimbe sono state ricoverate all’ospedale Meyer di Firenze, spingendo l’Asl Toscana ed il ministero della Salute a porre l’attenzione su questa patologia: un disturbo gravissimo che porta alla formazione di coaguli di sangue in tutto il corpo che otturano il traffico nelle arterie. I sintomi principali della sindrome emolitico-uremica sono il vomito, la diarrea, la sonnolezza oltre alla presenza di sangue nelle urine.
Come si previene il contagio?
Come si previene un mostro del genere? ll modo migliore per farlo è con un’accurata igiene mirata a mantenere pulite le mani. Altro consiglio fondamentale è quello di evitare il contatto con alimenti potenzialmente contaminati come l’acqua sporca, il latte crudo e la carne non cotta a dovere.